Cresce l’attesa per l’approvazione del Decreto Sostegni Bis che interesserà una serie di importanti elementi tra cui: aggiornamenti sui contributi a fondo perduto per le partite Iva, cambiamenti per i mutui prima casa, aiuti ai lavoratori stagionali e intermittenti, cartelle esattoriali.
Il nuovo Decreto Sostegni Bis affronterà molti temi cari ai cittadini italiani, specialmente ai giovani che in questi tempi non si accontentano più delle parole ma che chiedono con fermezza un aiuto concreto a chi li governa.
Sono vari i temi e gli elementi che caratterizzeranno il nuovo Decreto Sostegni Bis: i punti riguardano i contributi a fondo perduto per le partite Iva, alcuni cambiamenti per i mutui sulla prima casa, gli aiuti ai lavoratori stagionali/intermittenti e le cartelle esattoriali.
Vediamo nel dettaglio cosa saranno i cambiamenti per il settore immobiliare.
Decreto Sostegni bis: novità mutuo prima casa
Le agevolazioni che riguardano il mutuo per la prima casa si triplicano.
Comprare una casa è un passo fondamentale, una cosa su cui si fantastica spesso, un percorso che tutti desiderano intraprendere ma che, specialmente per i più giovani, sembra un sogno lontano più che un futuro possibile.
In Italia, a meno che non vi siano i risparmi (e non pochi) di una vita a consentire l’inizio di questo viaggio, la maggior parte delle persone si affida alle banche per chiedere il mutuo sulla prima casa.
Cosa, però, tutt’altro che semplice da ottenere.
Negli anni l’argomento è stato largamente dibattuto, diventando sempre più ostico per i giovani che, non avendo un lavoro fisso o non avendolo da molti anni, non sono in grado di soddisfare i requisiti di garanzia sufficienti per ottenere il finanziamento dalle banche.
Gli immobili sono beni fondamentali, e tutto il settore immobiliare incide parecchio sull’economia del nostro Paese.
In risposta a questa problematica, tra le proposte da inserire nel prossimo Decreto Sostegni Bis, c’è anche l’ipotesi di studio che vede un aumento di possibilità per i giovani di ottenere il mutuo sulla prima casa al 100%.
Dunque, questo aiuto all’economia reale e alla categoria giovanile si identifica nel Fondo Garanzia sul mutuo prima casa, attualmente pari al 50% del finanziamento. Ideando agevolazioni al fine di sostenere i giovani, categoria che presenta maggiori difficoltà nell’acquisto del primo immobile, si consente, di fatto, l’accesso al prestito anche se i requisiti imposti dalle banche non vengono raggiunti.
Il Governo ha strutturato e applicherà importanti revisioni per riuscire a incentivare al massimo l’accesso al credito anche a tutti quei giovani che hanno difficoltà nel rientrare nei parametri di finanziamento richiesti.
Decreto Sostegni bis: specifiche per il mutuo prima casa
• Mentre prima il mutuo prima casa che prima arrivava sino agli under 35, ora è stata spostata fino agli under 36 la possibilità di accesso al fondo prima casa.
Il Governo ha stabilito un esenzione di imposta ipotecaria e catastale sull’abitazione (di nuda proprietà e di usufrutto per chi ha meno di 36 anni e non acquista una casa di lusso), dimezzando gli oneri notarili.
Citando informazionefiscale.it:
“Acquistare una casa con le agevolazioni del Decreto Sostegni Bis significa anche risparmiare dal notaio: gli oneri sulla stipula degli atti siglati dal professionista sono destinait a diminuire del 50%. Sarebbero comunque da sostenere le eventuali spese dell’agenzia immobiliare e dell’istruttoria del mutuo”
• Verrà prevista un esenzione della stessa sui finanziamenti per l’acquisto/ ristrutturazione degli immobili residenziali.
Fondo Garanzia mutuo prima casa per i giovani
• Citando la spiegazione di adnkronos.com:
“L’intenzione primaria del Governo è quella di aumentare la garanzia dello Stato dell’attuale 50% dell’importo di mutuo al 70-80%. Lo scopo è quello di dare ulteriori motivi alle banche per concedere ai giovani dei mutui totali e di non fermarsi più all’80%.”
Secondo quanto riportato, i giovani avranno quindi la possibilità di accedere al finanziamento del 100% senza dover versare il 20% del capitale, cifra non banale e che spesso blocca molti.
Il Governo ha scelto di destinare 55 milioni di euro al Fondo Mutui prima casa che, come viene ribadito da adnkronos.com:
“…permette di avere una garanzia dello Stato sull’accesso al finanziamento quando il rapporto rata-reddito non è sufficiente e per di più ad un tasso calmierato e inoltre, prevede una garanzia statale nella misura del 50%, ai mutui erogati per l’acquisto o la ristrutturazione ai fini dell’accrescimento dell’efficienza energetica di abitazioni principali e che rispettano particolari caratteristiche.”
Avendo a disposizione la garanzia statale ottenere il mutuo sarà semplice anche per i soggetti considerati “più a rischio”non avendo la garanzia una stabilità lavorativa a tempo indeterminato.
Inoltre, in considerazione appunto delle difficoltà lavorative, per i giovani titolari di un mutuo, al di sopra dei 250.000 euro, questo Fondo prevederà la possibilità di sospendere per 18 mesi il pagamento delle rate in caso di situazioni di temporanea difficoltà.
I requisiti base da possedere per fare richiesta mutuo prima casa
Per fare richiesta di mutuo prima casa, è necessario che i soggetti:
• non siano proprietari di altri immobili (uso abitativo),
• l’immobile interessato sia collocato in Italia,
• l‘immobile interessato non sia un edificio di lusso.
Per attivare la richiesta, la domanda per il mutuo dovrà essere presentata alla banca o all’intermediario finanziario. È necessario che la somma del mutuo non superi i 250.000 euro.
Conclusione
In questo articolo noi dell’agenzia immobiliare CompriCasa abbiamo voluto dare una panoramica riassuntiva delle nuove proposte del Decreto Sostegni bis prestando particolare attenzione sui finanziamenti rivolti ai giovani per il muto prima casa.
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Fonte: The Italian Times; Trend online